Volete scoprire una Venezia insolita, qualche luogo diverso dalle solite attrazioni turistiche, ma non sapete cosa vedere? Nessun problema, abbiamo stilato l’elenco che fa per voi. Per organizzare una vacanza un po’ diversa o integrare i principali monumenti con qualcosa di originale ed autentico.
Scala Contarini del Bovolo
Cominciamo con Scala Contarini del Bovolo, un angolo di Venezia senz’altro affascinante, che conoscono solo pochi turisti. Questa scala si trova in pieno centro, a metà strada tra Piazza San Marco e Rialto, ma é ben nascosta. Per trovarla dovete sapere dove cercare.
La scala fu annessa al palazzo per volere della famiglia Contarini verso la fine del Quattrocento, con un progetto di Giovanni Candi. Lo stile é assolutamente unico, un mix degli stili rinascimentale, bizantino e gotico.
Altra caratteristica unica è la vista a 270° sui tetti di Venezia e sul Campanile di San Marco. Addirittura potete vedere la Basilica di Santa Maria della Salute da qui.
Volete l’indirizzo? Eccolo: Corte Contarina, del Bovolo, 4303.
Potete visitare Scala Contarini tutti i giorni, dalle 10 alle 13.30 e dalle 14 alle 18.
Isola di Sant’Andrea
Probabilmente conoscerete (e ne avrete già visto numerose foto) le colorate isole di Murano e Burano. Ma tra le numerose isole della laguna, ce n’é una, piccolissima e molto caratteristica, vicino alla bocca di porto attraverso la quale si entra nel Mare Adriatico: l’Isola di Sant’Andrea.
Questa è conosciuta principalmente per il Forte di Sant’Andrea. Una fortezza costruita a cavallo tra il XV ed il XVI secolo per salvaguardare l’ingresso dal mare e proteggere Venezia da possibili incursioni turche.
In passato si teneva qui la cerimonia di Sposalizio con il Mare, nel giorno della Festa della Sensa (il giorno dell’Ascensione), durante la quale il Doge gettava in acqua l’anello d’oro e celebrava il dominio marittimo di Venezia.
L’approdo è consentito nel lato Sud dell’Isola in qualsiasi momento e l’accesso è libero e gratuito.
Oratorio dei Crociferi
Nel sestiere di Cannaregio, in Campo dei Gesuiti, una visita la merita l’Oratorio dei Crociferi. Un gioiello nascosto di Venezia, che fu uno dei primi luoghi di ricovero per i bisognosi della Repubblica Serenissima.
Oltre ad essere un luogo significativo per la storia del sostegno alle categorie sociali bisognose più diverse, l’Oratorio ha una notevole importanza anche dal punto di vista artistico. In particolare, questo edificio medievale è legato al ciclo pittorico tardo rinascimentale di Jacopo Palma il Giovane.
L’oratorio dei Crociferi é aperto al pubblico dal 1984, in seguito ad un grosso intervento di recupero promosso dall’Unesco. L’ingresso costa 3€ a persona.
San Francesco della Vigna
Continuando il nostro percorso alla scoperta di una Venezia inconsueta, ci spostiamo nel sestiere di Castello. Nell’omonimo campo, si trova la chiesa di San Francesco della Vigna, la seconda chiesa francescana di Venezia dopo la Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari.
Pur essendo al di fuori dei circuiti turistici tipici, San Francesco della Vigna è una delle più belle chiese rinascimentali di Venezia. Entrando potrete scoprire, poi, rimarcabili opere di artisti quali Giovanni Bellini e Pietro Lombardo.
Visitabile è anche il convento annesso alla chiesa, composto da due chiostri dove oggi si svolgono esibizioni temporanee ed eventi, anche relativi alla Biennale.
Libreria Acqua Alta
Una delle librerie più originali al mondo si trova a Venezia, precisamente a Calle Lunga 5173, la Libreria Acqua Alta. Gli inglesi direbbero “It’s one of a kind” (= unica nel suo genere).
La libreria nasce nel 2004, dal genio dell’eclettico Sig. Frizzo, un libraio di eccezione che é riuscito a raccontare Venezia, nel suo negozio, in un modo eccentrico, ma autentico.
Qui i libri non solo si trovano su ogni tipo di supporto, come gondole e vasche da bagno per esempio, ma i libri più vecchi, rovinati dall’acqua alta, sono diventati addirittura essi stessi un supporto. Basta guardare la scalinata all’esterno, che permette ai clienti di godere della vista sui canali di Venezia.
La libreria é aperta tutti i giorni, date un’occhiata alla pagina Facebook per conoscere gli eventi in programma: Libreria Acqua Alta.
Malefatte Boutique
Sempre in ambito shopping, un’altra cosa da vedere per scoprire una Venezia insolita, è il negozio Malefatte, a San Polo. Un’iniziativa no profit della cooperativa Rio Terà dei Pensieri.
Qui potete acquistare borse, accessori, abbigliamento e prodotti per la cura del corpo realizzati dai detenuti e dalle detenute che lavorano nei laboratori della cooperativa.
Se questo progetto vi incuriosisce, eccovi il sito della cooperativa.
Cantina Do Mori
Cantina Do Mori non è un bacaro di Venezia, è IL bacaro. Vicino al Ponte di Rialto potete trovare questa tradizionale “osteria”, che non è altro che il più antico bacaro di Venezia. Famoso, tra le altre cose, per essere stato uno dei preferiti di Giacomo Casanova.
Qui, oltre ad un’atmosfera autentica che sa di tradizione, potete assaggiare i classici cicchetti veneziani con un buon bicchiere di vino locale.
Orari di apertura: dal lunedì al sabato, ore 8 – 19.30.
Indirizzo: San Polo 429, Venezia.
Complesso dell’Ospedaletto
Nel Sestiere Castello, il complesso dell’Ospedaletto è formato principalmente da quattro ambienti: la Chiesa di Santa Maria dei Derelitti, la Scala dei Sardi, il Cortile delle Quattro Stagioni e la Sala della Musica.
L’Ospedale di Santa maria dei Derelitti è (ed era) uno dei principali Ospitaletti di Venezia, un’antica istituzione per il ricovero di anziani, orfani, vedove e non solo. La sua edificazione risale al 1517, grazie al volere di alcuni privati cittadini.
Partendo dalla Chiesa, sia l’interno che l’esterno sono ricchi di decorazioni ed elementi creati dagli artisti più noti dell’epoca, ma non solo. Per esempio, il soffitto é stato realizzato dal pittore Giuseppe Cherubini nel 1905.
Orari di apertura: da giovedì a sabato, ore 15.30 – 18.30
Sotoportego Zurlin
Tra le intricate calli di Venezia, a complicare la mappa della città, si trovano anche dei sotoporteghi (o sottoportici). Il più basso in assoluto é il Sotoportego Zurlin, il quale si affaccia su una corte privata ed è accompagnato da una leggenda abbastanza singolare.
La leggenda racconta che una sera con un tempo da lupi, un medico stava tornando a casa in gondola sul canale San Pietro, dopo aver visitato i suoi pazienti.
Il medico sentì delle grida provenienti dal cortile del sotoportego Zurlin e là vide nella pioggia una donna avvolta in un mantello nero che agitava le braccia per chiamarlo.
Quando il dottore raggiunse il cortile la donna era già salita su per le scale esterne. Così si precipitò sanche lui ed entrò in una stanza dove trovò una donna anziana costretta a letto.
Dopo aver soccorso l’anziana, le disse: “Per fortuna sua figlia mi ha chiamato, qualche altro istante e nessuno avrebbe potuto salvarla.”
“Mia figlia?”
“La ragazza che mi ha chiamato e mi ha fatto venire qui. Quella che indossava quel cappotto lì.”
Infatti, sulla sedia si trovava un cappotto nero ancora imperlato di pioggerellina. “Ma dottore, mia figlia è morta da 10 anni”.
Mercato del carcere femminile della Giudecca
L’ultimo step del nostro tour di cose da vedere insolite a Venezia ci porta sull’Isola della Giudecca. Qua, tutti i giovedì, a partire dalle 9 del mattino, si tiene un mercato, davanti al carcere femminile della Giudecca, il quale un tempo era un convento di monache.
I prodotti venduti sono prodotti biologici, frutta e verdura coltivate all’interno dell’orto del carcere. Inoltre si trovano prodotti cosmetici e di legatoria realizzati anch’essi all’interno dei laboratori del carcere.
3 comments
Articolo molto interessante perchè concentrato su mete veneziane meno turistiche. Luoghi unici, come la città che li custodisce, che come ad esempio la Scala Contarini del Bovolo consentono di avere una vista totale della Serenissima. Ho trovato molto interessante il mercato del carcere femminile, di cui si sente davvero poco parlare.
Veramente molto interessante questi posti poco conosciuti in Venezia.
É un turismo speciale, adatto a quelli che non si contentano soltanto con le cose più superficiale.
Grazie..